Chi siamo
La nostra Storia
Il Museo della Civiltà Contadina del Friuli Imperiale ha il preciso scopo di illustrare i diversi aspetti della vita rurale nell’ex Contea di Gorizia e Gradisca tra il 1500 ed il 1918, ossia di un territorio che è divenuto italiano soltanto dopo la prima guerra mondiale. Ne deriva una delimitazione temporale e territoriale che diversifica altre iniziative esistenti nel Friuli Venezia Giulia aventi caratteristiche etnografiche.
Esso è ubicato in un centro aziendale agricolo composto di fabbricati del ‘700, ‘800 e ‘900 e da un grande cortile. Qui ha trovato posto una articolata e cospicua raccolta di reperti, grazie ai quali è stato possibile ricostruire, nei 9000 mq. di superficie, numerosi ambienti legati al mondo agricolo.
Gli oggetti sono in continuo aumento tanto che al momento sono prossimi alle 25.000 unità catalogate: questo fa del Museo la più grande raccolta privata etnografica della nostra regione.
Con la ricchezza degli oggetti raccolti è stato possibile rappresentare come il mondo agricolo avesse bisogno anche del supporto di provetti artigiani, come il falegname ed il fabbro. Questi ed altri mestieri sono documentati ed insieme ai diversi aspetti della vita quotidiana raccontano un passato che oggi appare lontanissimo.
La struttura museale valorizza al massimo il rapporto tra contenitore – museo (l’antica azienda) ed il suo contenuto – raccolta (i reperti esposti) tanto da offrire al visitatore un itinerario da rivivere per comprendere una realtà del passato, come quella del mondo rurale tra il XVI secolo e l’inizio del XX secolo, prima dell’avvento della meccanizzazione in agricoltura.
Infatti l’idea di raccogliere gli oggetti della vita contadina che stava cambiando rapidamente venne all’avv. Michele Formentini agli inizi del primo dopoguerra e proseguì incessante per alcuni decenni, nei quali egli raccoglieva ciò che gli altri “rottamavano”.
L’obiettivo era quello di tramandare alle generazioni future l’enorme mole di conoscenze ed esperienze che sarebbero presto andate nel dimenticatoio con l’incedere della modernità.
Alla fine degli anni ’80 del secolo scorso Formentini si rese conto di aver raggiunto un numero considerevole, circa 6.000 pezzi, per pensare di allestire una esposizione di quanto raccolto, si mise quindi alla ricerca di un sito che potesse ospitare tale esposizione fin quando trovò un complesso agricolo di ampie dimensioni che gli eredi di una nobile famiglia vendevano essendo scomparsi gli ultimi di coloro che l’avevano gestito con profitto per alcuni secoli.
Altri due anni servirono per adattare i fabbricati alle normative di legge degli spazi museali e per la collocazione della collezione che comprendeva anche pezzi di grandi dimensioni.
Nella primavera del 1992 avvenne l’inaugurazione, alla presenza di autorità nazionali e regionali e con la partecipazione della banda di Cormons che allietò l’evento.
Il Museo è dedicato alla storia rurale del Friuli Imperiale del periodo che va dal 1500 al termine della prima Guerra Mondiale, di quella parte di Friuli, cioè, che è appartenuta storicamente all’Impero d’Austria.
Da quel lontano inizio l’attività del Museo, gestita e coordinata da una Associazione senza scopo di lucro, è proseguita incessante e senza sosta e grazie alle nuove acquisizioni e ad alcune gentili donazioni è in procinto di raggiungere la cifra di 25.000 oggetti catalogati, esposti negli oltre 9.000 mq di superficie espositiva disponibile finanche nal grande spazio aperto.
Nel 1994 ha preso avvio una importante collaborazione con l’Associazione culturale Navarca che ha trasformato negli anni Aiello del Friuli nel “Paese delle Meridiane” con oltre 100 meridiane realizzate sui muri degli edifici. Venti di quelle meridiane si trovano nel cortile del Museo che per questo è conosciuto anche come “il cortile delle Meridiane” ed è meta di appassionati e curiosi, oltre che di numerosi turisti perché in esso sono rappresentate tutte le antiche tecniche ideate dall’uomo per misurare il tempo.
Amministrazione
In questa pagina viene elencato il consiglio di Amministrazione dell’Associazione Culturale Musei e Rievocaizoni Storiche – ODV – ETS, le sedi museali dell’associazione.
Consiglio di AMMINISTRAZIONE
- Presidente: Avv. Michele Formentini
- Vice – Presidente: Filippo Formentini
- Consiglieri:
Formentini Isabella
Maria Vittoria Mattiroli
Formentini Maximilian
Conservatore: Arch. Mauro Nocchieri
Sede amministrativa e legale:
- Piazza Libertà 3 – San Floriano del Collio (GO)
- Presidente Avv. Michele Formentini:
cell. 338.3534773 mail: avv.formentini@libero.it
- Per visite, Conservatore Arch. Mauro Nocchieri:
cell. 327.2851200 mail: arch.mauronocchieri@libero.it
- Segreteria (dal lunedì al venerdì dalle 08,00 alle 12,00):
cell. 3294755458 – mail: museo.aiello@libero.it
Sedi Museali:
- Aiello del Friuli (UD) – via Petrarca n° 1
- Castello di San Floriano – San Floriano del Collio (GO) – Piazza Libertà 3
- Villaggio medievale fortificato – San Floriano del Collio (GO) – Piazza Libertà 3